(ANSA) - BRUXELLES, 3 FEB - Un passo in avanti e mezzo
indietro, con il via liberta ai nuovi test su strada per le
emissioni auto dal 2017 ma con soglie di sforamento dei limiti
che di fatto rendono vani gli obblighi per i diesel Euro 6. E'
la fotografia della situazione dopo l'esito del voto che ha
spaccato a metà l'Europarlamento, chiamato a esprimersi sul
primo pacchetto Ue per rimediare allo scandalo Volkswagen.
Accolto con soddisfazione da parte dei costruttori, il voto
degli eurodeputati è stato invece fortemente criticato da parte
di ambientalisti e consumatori che li hanno accusati di avere
ceduto alle potenti lobby dell'auto dei principali stati membri,
dalla Germania all'Italia, dalla Spagna alla Francia.
Le norme che l'Europarlamento non è riuscito a bloccare ma ha
di fatto convalidato erano state adottate con molta difficoltà
dai 28 a fine ottobre, annacquando la proposta più ambiziosa
della Commissione Ue. Queste prevedono che dal primo settembre
2017 i nuovi prototipi auto potranno superare del 110% il tetto
massimo degli 80 milligrammi per chilometro di ossidi di azoto
(NOx). Dal primo settembre 2019 questa soglia entrerà in vigore
per tutti i modelli auto. Dal primo gennaio 2020 saranno
consentite emissioni in più del 50% per i nuovi prototipi, e dal
primo gennaio 2021 per tutti i modelli. Questo di fatto
significa invalidare le norme Euro 6 adottate dalla stessa Ue.
Da qui la bocciatura da parte di diverse commissioni
europarlamentari, da quella ambiente a quella affari giuridici.
Il voto in plenaria ha invece rovesciato le carte in tavola
per soli 6 voti: l'Aula spaccata quasi a metà ha bocciato
l'emendamento (323 voti contrari, 317 in favore e 61 astensioni)
che avrebbe messo il veto a quello che di fatto diventa un via
libera all'innalzamento dei limiti delle emissioni di sostanze
nocive consentite per i diesel. Questo, però - altro lato della
medaglia - consentirà di far partire i test su strada già l'anno
prossimo evitando ulteriori ritardi, e riducendo comunque lo
sforamento delle emissioni che oggi, a causa dei test effettuati
solo in laboratorio, superano del 400-500% i limiti. "In caso di
voto opposto", ha sottolineato il presidente della commissione
ambiente dell'Europarlamento Giovanni La Via (Ppe), "avremmo
perso un sacco di tempo, non avremmo avuto un quadro normativo
di riferimento certo e da qui a un anno e mezzo avremmo dovuto
cominciare tutto daccapo, con un'altra proposta della
Commissione, magari non diversa da questa".
La commissaria Ue Elzbieta Bienkowska ha "accolto con favore"
l'ok, ricordando che ora toccherà alla stretta sul sistema di
omologazioni e motorizzazioni. Bene anche per i produttori auto
Acea, che apprezzano l'aver fatto "chiarezza", mentre fioccano
le critiche dai Verdi europei che parlano di voto "assolutamente
vergognoso" e dai consumatori del Beuc che chiedono di "smettere
di respirare gli ulteriori interessi della lobby auto".(ANSA).
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Vw:passano nuovi test,Pe si spacca su stop aumento emissioni
Da 2017. Bocciato veto commissione Ambiente, accuse a lobby auto