(ANSA) - BRUXELLES, 27 GEN - Mai più un nuovo scandalo
Volkswagen. Perché ora Bruxelles avrà i poteri per agire facendo
test, richiamando veicoli, fino a sanzionare costruttori auto e
servizi tecnici. E rafforzando il divieto di utilizzare i
software 'truccati'. E' questo il senso del giro di vite sul
sistema delle omologazioni adottato dalla Commissione Ue a una
settimana dal cruciale voto dell'Europarlamento sui nuovi test
per le emissioni auto diesel, che si preannuncia difficile. "A
volte l'ottimo è nemico del bene", ha avvertito il
vicepresidente della Commissione Ue Jyrki Katainen, invitando
gli eurodeputati a guardare "al quadro complessivo" dell'azione
avviata per porre rimedio alle lacune evidenziate dal caso Vw.
Le nuove regole fissano lo stop al circolo vizioso che vede i
costruttori auto pagare direttamente i servizi tecnici per
effettuare i test di conformità, poi audit regolari e, in caso
di autorità lassiste, Bruxelles potrà intervenire direttamente
sino a sospendere e affidare i test ad altri. D'ora in poi si
effettueranno anche verifiche ex-post sulle vetture già in
circolazione, non più solo i test ex-ante sui prototipi. E le
potrà fare la stessa Commissione Ue. Ma soprattutto, per la
prima volta, Bruxelles si attribuisce un potere concreto di
supervisione, con la facoltà anche di richiamare le auto e
imporre multe salatissime fino a 30mila euro per auto 'truccata'
o non a norma. L'obiettivo è avere un effetto fortemente
dissuasivo in futuro. Volkswagen, per ora, è salva dalla
maxi-multa, perché le nuove norme non hanno effetto retroattivo.
Non solo. Lotta senza quartiere anche ai software 'truccati'
come quelli utilizzati da Vw: d'ora in poi sarà obbligatorio per
i produttori dover fornire l'accesso ai codici software dei
modelli auto. Finora "la Commissione non aveva assolutamente
nessun potere per prendere la leadership della situazione", ha
dichiarato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta
Bienkowska, mentre "ora abbiamo il potere di agire". La stretta
sul sistema delle omologazioni ha ricevuto il beneplacito dei
consumatori europei del Beuc, che hanno parlato di "passo
importante nella buona direzione".
Approvazione anche dal Parlamento Ue, dove il presidente
della commissione ambiente Giovanni La Via (Ap/Ppe) ha quindi
fatto "appello agli Stati membri perché imparino la lezione
dello scandalo Volkswagen". Spetterà infatti ora ai 28 e
all'Aula di Strasburgo dare l'ok alla nuove regole. Il rischio è
che accada quanto successo per i test sulle emissioni in
condizioni di guida reali (Rde): annacquare la proposta della
Commissione Ue. I 28, nell'accordo raggiunto a fine ottobre,
hanno fissato infatti una soglia di tolleranza di superamento
dei limiti delle emissioni al doppio degli stessi limiti e con
tempi più lunghi. Al momento i limiti di 80 mg dei gas nocivi
NOx vengono superati del 400-500%. Mentre gli eurodeputati Pd si
dicono già pronti a bocciare il provvedimento, la Commissione
spera nella settimana che resta da qui al voto di riuscire a
raggiungere un'intesa, forte del provvedimento odierno. "Le
discussioni sono in corso", ha detto Bienkowska. Il rischio è
che l'entrata in vigore dei nuovi test slitti ancora. Intanto
Fca assicura: "Tutti i veicoli sono conformi" e "operano allo
stesso modo su strada e nei laboratori".(ANSA).
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Vw: nuove regole Ue, 'mai più auto con valori truccati'
Scontro in vista al Pe su limiti per test su emissioni