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Italia aderisce ufficialmente a brevetto Ue

Entra in cooperazione rafforzata, resta fuori Spagna

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 30 SEP - L'Italia ha aderito ufficialmente alla cooperazione rafforzata sul brevetto Ue. Lo annuncia la Commissione europea. Continua a restare fuori la Spagna, che insieme all'Italia si era opposta, più la Croazia in quanto da poco entrata nell'Ue.

Con l'adozione da parte del collegio dei commissari, l'Italia è ufficialmente diventata il 26esimo paese a entrare nella cooperazione rafforzata sul brevetto unitario. Si tratta, ha sottolineato la Commissione Ue, di una "grande svolta", in quanto l'Italia è il quarto più grande mercato in Europa in termini di convalida di brevetti. Con l'ingresso dell'Italia, che era già stato preannunciato a luglio da una lettera del governo a Bruxelles, il brevetto Ue diventerà "ancora più attraente" per imprese e inventori. Questi potranno infatti utilizzare una singola procedura per la registrazione dei brevetti che saranno automaticamente validi in tutti e 26 i paesi che vi aderiscono, con un netto taglio dei costi, rendendo i costi della protezione della proprietà intellettuale più competitivi rispetto a Usa, Giappone e gli altri paesi terzi.

La Spagna, che con l'Italia si era opposta al brevetto Ue perché ritenuto discriminatorio da un punto di vista linguistico (sarà infatti trilingue, con inglese, francese e tedesco, ma verranno forniti aiuti finanziari per la traduzione e ci sarà inoltre un sistema automatico di traduzione), tuttora non ha dato segnali di voler aderire. La Croazia, invece, entrata nell'Ue successivamente al lancio della cooperazione rafforzata, ha indicato invece l'intenzione appena possibile di avanzare sul dossier. Domani a Lussemburgo, intanto, si procederà con la cerimonia della firma per la Corte europea dei brevetti, finora ratificata da 8 stati membri e su cui la Commissione invita gli altri Paesi, Italia inclusa, che ancora non l'hanno fatto ad avanzare.

Inoltre, dopo l'accordo sui costi di rinnovo, ora Bruxelles guarda a una rapida intesa anche sulla chiave di ridistribuzione dei profitti agli stati membri partecipanti. L'obiettivo è che l'intero 'pacchetto brevetto Ue' entri in vigore entro fine 2016.(ANSA).

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