(ANSA) - BRUXELLES, 24 SET - La storia 'puzzava' da tempo,
tra emissioni inquinanti e guerra delle lobby auto e ambientali,
al punto che la Commissione Ue si era già attivata per correre
ai ripari. Ma non è bastato per evitare lo scandalo Volkswagen,
e ora Bruxelles spinge sui 28 per un'ulteriore stretta su test e
controlli sulle omologazioni auto.
Innanzitutto la Commissione chiede ora che sia fatta "piena
chiarezza" sui numeri delle auto 'truccate', e a tutti gli stati
membri di avviare indagini. L'obiettivo è avere una "fotografia
chiara" della situazione. Se è la Commissione che fissa limiti e
regole, è infatti competenza dei 28 applicarle e farle
rispettare, inclusa la comminazione di sanzioni ai produttori
auto che non le rispettano. L'esecutivo comunitario ha comunque
dato la sua disponibilità a coordinare le indagini nazionali. E
ha quindi deciso di convocare, entro le prossime due settimane,
una riunione degli omologatori dei 28. E, sempre su richiesta
della commissaria al mercato interno Elzbieta Bienkowska, di
discutere la questione al prossimo Consiglio Ue competitività
che si terrà il primo ottobre a Lussemburgo.
Da gennaio 2016 partiranno infatti i nuovi test su strada per
misurare i livelli delle emissioni degli ossidi di azoto, quelli
'truccati' dal software sulle auto del gruppo Volkswagen.
Questi, in una prima fase, saranno complementari a quelli in
laboratorio, in quanto è già stato riscontrato come in generale
i valori tra i due test possano divergere notevolmente. La
decisione Ue risale allo scorso maggio, ma restano da definire i
limiti che i nuovi test non dovranno superare e il da farsi sul
fronte dell'omologazione quando i test su strada e in condizioni
reali di guida non coincidono. Da qui l'appello di Bienkowska ai
28 per "trovare rapidamente un accordo sulle misure finali
necessarie". Date le carenze emerse, un'altra delle opzioni su
cui sta riflettendo Bruxelles è la revisione del sistema di
omologazione, magari con la creazione di un'unica autorità
indipendente europea. I software ingannevoli sono invece già
stati vietati dal 2007 con il regolamento Euro 5 e 6.(ANSA).
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Ue corre ai ripari, cambiano test e omologazioni
Commissione spinge per portare dossier su tavolo ministri dei 28