(ANSA) - BRUXELLES, 24 AUG - I controlli di sicurezza di
carte d'identità e bagagli sui treni internazionali europei,
come quelli già in vigore per gli Eurostar che vanno in Gran
Bretagna che è fuori da Schengen, saranno una "questione chiave"
al Consiglio Ue trasporti di ottobre. Così un portavoce della
Commissione Ue, sottolineando la "volontà di farne una priorità"
dell'agenda europea.
L'attentato sventato sul Thalys Amsterdam-Parigi, però, "non
rimette in questione" Schengen, che è uno "di più grandi
risultati Ue e non è negoziabile", ha risposto un portavoce
della Commissione Ue alle dichiarazioni del premier belga
Charles Michel di rivedere Schengen. "La Commissione non intende
cambiarlo e invita gli stati membri a fare pieno uso degli
strumenti che già prevede" per effettuare controlli di
sicurezza, ha aggiunto.
Il premier belga Charles Michel aveva chiesto, dopo l'attacco
sul treno ad alta velocità, un "adattamento e nuove regole per i
controlli d'identità e dei bagagli". Il portavoce Ue ha
ricordato che sono possibili, nell'ambito delle attuali regole
di Schengen, controlli supplementari e la reintroduzione dei
controlli alle frontiere per un massimo di 30 giorni in caso di
minaccia terroristica. Questi devono comunque rispettare il
"principio di proporzionalità".
La sicurezza ferroviaria, ha quindi sottolineato il
portavoce, rispetto a quella aerea e marittima è quella in cui
la Commissione ha meno competenze, che restano in gran parte
degli stati membri. E' stato però creato sin dal 2012 un gruppo
di lavoro ad hoc che si riunisce ogni tre mesi ed è formato da
esperti nazionali e Ue, rappresentanti delle società
ferroviarie. Non è escluso che, alla luce dell'attentato al
Thalys, il gruppo si riunisca per preparare la riunione dei
ministri dei trasporti dei 28 prevista per l'8 ottobre, dove la
Commissione ha espresso la sua "disponibilità tecnica e politica
per avanzare" sul tema della sicurezza delle linee ad alta
velocità. Allo stesso tempo Bruxelles avverte della necessità di
un "approccio proporzionale" in quanto "non ci possono essere
controlli dappertutto, per tutti i treni, continuamente". Da un
punto di vista legale, ha spiegato una fonte Ue, un sistema di
controlli per i Thalys che da Bruxelles vanno a Parigi,
Amsterdam e Colonia, con metal detector e controllo dei
passaporti come quello attualmente in vigore per gli Eurostar
che passano sotto la Manica, sarebbe "legalmente possibile ma
praticamente difficile vista la complessità" per viaggiatori,
frequenza dei treni e strutture nelle stazioni.
Nel frattempo la Commissione Ue sta "seguendo le indagini da
vicino ed è in contatto con Europol" sull'attentato, e invita a
"non trarre conclusioni affrettate". Così il portavoce
dell'esecutivo comunitario, che ha ribadito la "forte condanna"
per quanto successo sul treno ad alta velocità e la "necessità
di una risposta comune europea" come già indicato ad aprile
dall'Agenda della Commissione Ue per la sicurezza.(ANSA).
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Attacco Tgv:Ue,controlli treni a centro Consiglio ottobre
Commissione, farne priorità ma Schengen non è in questione