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Ue: Corte riduce ammenda per cartello acciaio a Ori Martin

Confermata invece la sanzione per la Redaelli Tecna

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 15 LUG - Il Tribunale Ue, sezione della Corte di Giustizia dell'Unione europea, ha respinto il ricorso presentato da alcune società attive nel settore dell'acciaio, fra le quali l'italiana Redaelli Tecna, condannate anni fa per un'intesa nel comparto dei prodotti precompressi tra gli anni '80/'90 e 2002. I giudici di Lussemburgo hanno invece accolto l'istanza presentata da altre aziende, fra le quali la Ori Martin che si è vista ridurre la sanzione di 700mila euro: dai 14 milioni precedentemente stabiliti a 13,3 milioni. "Nelle sue 10 odierne sentenze - si legge in una nota - , il Tribunale respinge la maggior parte dei ricorsi. Così è per i ricorsi proposti dalle società Socitrel, Companhia Previdente, Nedri Spanstaal, HIT Groep, Emesa Trefileria, Industrias Galycas, Redaelli Tecna nonché WDV, WDI e Pampus. Il Tribunale accoglie tuttavia gli argomenti di varie imprese sanzionate, ritenendo che le sanzioni loro inflitte non rispecchiassero sufficientemente la loro partecipazione individuale a un'infrazione complessa. Esso opera quindi riduzioni di ammenda in varie cause. Per quanto riguarda, anzitutto, l'Ori Martin, considerata responsabile in solido della partecipazione della sua controllata Slm all'intesa, il Tribunale riduce la parte di ammenda sopportata a titolo solidale dall'Ori Martin da EUR 14 milioni a EUR 13,3 milioni. Il Tribunale ritiene, infatti, che, per determinare l'importo dell'ammenda inflitta alla Slm, non si debba tener conto del valore delle vendite realizzate in Stati che non erano interessati dall'intesa. Poiché tali vendite sono avvenute in gran parte nel periodo in cui l'Ori Martin rispondeva in quanto società controllante delle azioni della Slm, la parte dell'ammenda inflitta a titolo solidale all'Ori Martin ne risulta proporzionalmente ridotta". (ANSA).

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