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Clima-energia 2030, Ue lancia riforma mercato della CO2

Continua regime permessi gratuiti per industrie energivore

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 15 LUG - É la riforma del mercato europeo della CO2 (Ets) post 2020 la proposta legislativa chiave messa sul tavolo oggi dalla Commissione europea per centrare i target sul fronte 'clima-energia' per il 2030. Se l'Unione europea intende centrare gli obiettivi del 40% di riduzione di CO2 rispetto al 1990, del 27% di energia da rinnovabili e di aumento del 27% di efficienza energetica, deve infatti rivedere il mercato della CO2, caratterizzato finora da un eccesso di quote disponibili e da un prezzo considerato troppo basso del carbonio, per promuovere una riduzione delle emissioni inquinanti.

Dopo il via libera Ue al cosiddetto 'meccanismo della riserva di stabilità', ecco allora un set di nuovi criteri per il post 2020. Il primo fattore che cambia è quello lineare di riduzione delle quote a disposizione, che dall'attuale 1,74% del periodo 2013-2020 (che taglia circa 38 milioni di permessi ogni anno) passa al 2,2% a partire dal 2021, con un taglio annuale di circa 48 milioni di quote. La fetta di permessi che andrà all'asta rimarrà la stessa (57%) e il resto sarà costituito da quelli gratuiti, che saranno distribuiti favorendo i settori dell'industria più energivori e ad alto rischio delocalizzazione. "Saranno coperti ad esempio alluminio, sementi, vetro, carta, fertilizzanti" riferiscono fonti Ue.

L'ammontare dei permessi gratuiti a disposizione sarà differenziato a seconda del rischio di delocalizzazione (fino al 100% per una categoria e fino ad un massimo del 30% per un'altra categoria) e sarà basato sulla migliore performance tecnologica del periodo 2014-2017. (ANSA) Leggi l'articolo completo su ANSA.it