(ANSA) - BRUXELLES, 14 APR - Arriverà "all'orizzonte della
prossima estate" la risposta della Commissione Ue sul
finanziamento "nell'ipotesi attendibile del 40%" della
Torino-Lione. Lo hanno annunciato il presidente di Telt Hubert
du Mesnil e il direttore generale Mario Virano dopo un incontro
a Bruxelles. La decisione formale della Commissione, che ha
assicurato più volte l'interresse per la Tav come opera
prioritaria, arriverà insieme a quella degli altri progetti che
hanno fatto domanda per i fondi della Connecting Europe Facility
(Cef) per le reti Ten-T. Resta quindi fuori, per ora, dal Piano
Juncker. "Ci sono riflessioni in corso - ha spiegato Virano -
L'Italia ha indicato per il Piano Juncker anche la Tav ma questa
non è stata un'operazione coordinata con la Francia, quindi
diciamo che l'opera è incardinata nel piano che finanzia le reti
Ten-T". I circa 1,5 mld chiesti all'Ue per la realizzazione
della Torino Lione sono relativi sino al 2020, data di fine
dell'attuale quadro di programmazione finanziaria pluriannuale,
mentre le richieste per la seconda tranche saranno a valere sul
bilancio Ue del 2021-2027. L'erogazione dei contributi Ue in
ogni caso avviene in base all'avanzamento dei lavori e con
pagamenti fatti progressivamente.
E' un "fatto positivo", anche se "non ci illudiamo", che "da
un anno e mezzo non ci sono più stati episodi significativi o in
grado di influenzare il normale svolgimento dell'attività dei
cantieri in corso" dei no-Tav in Valsusa. Così il direttore
generale per la Torino-Lione Mario Virano, auspicando una
"diversa canalizzazione dell'opposizione" all'opera "in forme
legali". "Abbiamo chiesto di attuare un progressivo abbandono
dell'opzione violenta" pur essendo "consapevoli" che "si tratta
di avviare un processo di progressivo allentamento delle
tensioni" a cui "lavoriamo con serietà" per cui, ha aggiunto
Virano, "cerchiamo di creare un clima positivo". L'obiettivo è
arrivare, dopo l'ok dell'autorità anticorruzione e dei
parlamenti italiano e francese, alla "ratifica entro il 2016 in
modo da far partire i cantieri nel 2017, così come programmato
nel dossier presentato alla Commissione Ue". Quanto al ricorso
presentato da un attivista francese no-Tav all'Olaf, "finora non
abbiamo ricevuto nessuna richiesta dall'Ufficio antifrode Ue, ma
siamo pronti a fornire tutti i documenti se ce lo
richiedono".(ANSA).
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Tav: Virano, risposta Ue su 40% finanziamenti entro estate
Fondi reti Ten-T, no Piano Juncker. Bene stop episodi ostilità