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Regioni Ue, finanziare ristrutturazioni per aiutare europei

Rossi(CdR), servono decentramento, aiuto dalla Bei e flessibilità

Regioni Ue, finanziare Renovation wave per aiutare europei

Redazione Ansa

BRUXELLES - Finanziare un'ondata di ristrutturazioni ecologiche in tutta Europa, per aiutare i 34 milioni di cittadini in condizioni di povertà energetica e creare 160.000 nuovi posti di lavoro entro il 2030. Sono i vantaggi previsti grazie all'iniziativa 'Renovation wave' della Commissione europea, che unisce le forze con il Comitato delle regioni (CdR) per accelerare la transizione. Durante un evento organizzato dal CdR, rappresentanti delle istituzioni ed esperti hanno discusso le opportunità di finanziamento per città e regioni ambiziose.

"Gli effetti prodotti dall'emergenza sanitaria sull'economia saranno estremamente gravi come già i primi indicatori disponibili segnalano", ha ricordato l'ex governatore della Toscana e vicepresidente del gruppo socialista al CdR, Enrico Rossi, nominato relatore del rapporto dalla commissione Ambiente del Comitato. "La dimensione della crisi economica è tale da richiedere uno sforzo rilevante sul fronte della ricostruzione", ha precisato. Fra le proposte di Rossi, un modello decentrato dello strumento ELENA che fornisce assistenza tecnica e investimenti, più aiuto ai singoli territori da parte della Banca europea per gli investimenti (Bei) e regole di bilancio più flessibili per le amministrazioni locali e regionali.

"I governi locali, regionali e le loro associazioni nazionali devono svolgere un ruolo decisivo nelle politiche nazionali e contribuire al loro successo", ha detto la sindaca di Castel Maggiore (Emilia Romagna), Belinda Gottardi (Pd), rappresentante del 'Patto dei sindaci'. Gottardi ha portato gli esempi di varie iniziative cittadine per l'efficientamento degli edifici, ma ha ammesso: "Spesso è difficile avere accesso ai finanziamenti o capire la complessità degli strumenti".

La bozza di parere di Rossi sarà discussa durante la prossima commissione Ambiente il primo febbraio ed eventualmente adottata alla plenaria di marzo.

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