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Moglie sindaco di Danzica, no alla retorica dell'odio

Comitato europeo delle Regioni dedica un'ala a Pawel Adamowicz

Il momento della cerimonia in cui è stato scoperta la targa commemorativa di Pawel Adamowicz - fonte: CdR

Redazione Ansa

BRUXELLES - Non si può fare finta che i discorsi d'incitamento all'odio non ci tocchino, ma "combattere questa retorica che porta disprezzo, dolore e morte". È l'appello rivolto ai "leader politici, scienziati, religiosi, attivisti sociali" da Magdalena Adamowicz, moglie del defunto sindaco di Danzica Pawel Adamowicz, assassinato in diretta televisiva mentre partecipava a un evento di beneficenza nella sua città.

La lettera è stata trasmessa anche al presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR), Karl-Heinz Lambertz, in occasione della cerimonia per intitolare ad Adamowicz un'ala del CdR, di cui il defunto sindaco è stato membro dal 2011. "Questa morte inaspettata, crudele e senza senso non sarebbe successa se non fossero stati usati in maniera così cinica e come arma politica i discorsi d'incitamento all'odio", ha scritto la donna nella sua lettera, promettendo di aver "deciso di non mantenere il dolore strappacuore e la ferita aperta nell'intimità della mia casa e della mia famiglia, ma di parlare pubblicamente contro l'ondata di odio che scorre nel mondo".

"Questo è un piccolo gesto non solo per ricordare i risultati raggiunti nella sua vita, ma per ricordare a tutti noi di lavorare sempre nello stesso spirito", ha detto Lambertz durante la cerimonia che ha svelato la targa dedicata ad Adamowicz, "dobbiamo essere uniti nella diversità, saremo forti contro coloro che minacciano i valori europei e ricorderemo che le nostre radici si trovano nelle nostre città", ha aggiunto.

 

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