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Brexit: Cattaneo, fondi Ue a rischio con uscita senza accordo

Assessore all'Ambiente della Lombardia a diretta ANSA

Forum Ansa con Cattaneo e Mancinelli

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Abbiamo visto la notizia che qualcuno in Commissione pensa di coprire l'eventuale buco di bilancio, che già avremmo dal 2019 nel caso di un'uscita non concordata del Regno Unito dall'Ue, usando i fondi ancora non spesi delle politiche di coesione. Questo non va bene, giù le mani dai fondi delle politiche di coesione, che anche là dove non sono stati spesi sono già stati tutti assegnati a progetti che sono in corso di svolgimento". Così l'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia e membro del Comitato Ue delle Regioni, Raffaele Cattaneo, durante la diretta ANSA realizzata all'interno del progetto 'La tua Europa'.

"Voglio esprimere l'auspicio, anche a nome della delegazione italiana al Comitato europeo delle Regioni, perché si trovi un accordo e si possa arrivare a una uscita, se deve esserci, concordata e negoziata in modo idoneo. Se così non fosse, ci potrebbero essere problemi molto seri", ha dichiarato Cattaneo. "Questa idea che le politiche di coesione possano essere una specie di bancomat a cui attingere per recuperare le risorse mancanti è la più sbagliata che si possa avere, soprattutto in un momento in cui la percezione dei cittadini europei è di una distanza con le istituzioni di Bruxelles".

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La risposta dei sovranisti ai problemi legati all'immigrazione, "oltre a non essere condivisibile sul piano morale, secondo me non lo è neanche su quello dell'efficacia, perché è la risposta sbagliata a un problema reale". Così la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli (Pd), durante la diretta di ANSA all'interno del progetto 'La tua Europa', realizzata a margine della plenaria del Comitato europeo delle Regioni.

Mancinelli, vincitrice del premio 'World Mayor 2018', è stata invitata a intervenire a Bruxelles per partecipare al lancio dell'iniziativa europea 'Città e regioni per l'integrazione'. Se da una parte c'è la risposta sbagliata dei sovranisti, ha spiegato la sindaca, "sull'altro fronte l'errore è non considerare l'ampiezza del problema". "Spesso passa un'idea sbagliata: che la coesione sociale e la cooperazione fra gli individui, anziché la guerra, sia solo un buon sentimento - ha spiegato - sì, è una cosa buona e giusta, ma è anche conveniente. Perché è evidente che se non c'è integrazione e coesione sociale campiamo tutti molto peggio. Non è quindi solo un buon sentimento, ma un nostro interesse, anche egoistico, il praticare politiche sociali d'integrazione. Ma dobbiamo praticarle, non predicarle". La sindaca ha anche messo l'accento sul fatto che siano i territori a essere in prima linea su queste problematiche, "dunque è evidente che le città siano interessate a questo tema, alle politiche e alle risorse che devono essere destinate a questo scopo".

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