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La Calabria dei borghi in mostra a Bruxelles

Convegno europeo organizzato dall'Associazione Calabresi in Europa

Un momento del convegno organizzato dall'Associazione Calabresi in Europa

Redazione Ansa

BRUXELLES - I borghi calabresi e il loro patrimonio storico, identitario ed enogastronomico come simbolo di una regione che ha l’ambizione di uscire dagli stereotipi per diventare meta di un nuovo turismo “lento”, capace di far vivere esperienze uniche ai viaggiatori. Questo il tema attorno al quale ha ruotato il convegno europeo sui 'Borghi di Calabria' svoltosi all’Istituto italiano di cultura, organizzato dall’Associazione Calabresi in Europa di cui è presidente Berenice Franca Vilardo.

A introdurre i lavori sul tema dei borghi è stato Peppino De Rose, docente in Impresa turistica e mercati internazionali all'Università della Calabria (Unical), che ha sottolineato l’importanza dell’evento per portare la regione fuori dai confini nazionali in un anno importante come il 2019, dedicato proprio al turismo ‘slow’. Fra gli ospiti accademici dell’Unical, anche Stefania Mancuso, docente di Archeologia, Pietro Iaquinta, docente di demografia, e Tullio Romita, coordinatore del corso di laurea in Scienze turistiche. “Non solo la promozione dei borghi consentirà di coinvolgere gli emigrati a ritornare a visitare la terra dei loro avi, ma li motiverà anche a considerare le opportunità di eventuali investimenti, aiutando nel recupero e riconversione del patrimonio abitativ, che ha segnato in maniera negativa l’aspetto di molti centri storici”, ha dichiarato il professor Romita. Presente all’evento, finanziato dalla Regione Calabria, anche il presidente dell’Enoteca regionale Gennaio Covertini.

 

 

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