(ANSA) - BRUXELLES, 29 NOV - Il rimborso dell'Iva nell'ambito
della spesa dei fondi strutturali va rivisto, perché è soggetto
a errori e "non sempre rappresenta un impiego ottimale dei fondi
stessi". Lo sostiene la Corte dei conti Ue, che ha svolto una
rapida analisi sul tema.
Secondo i revisori europei, col nuovo periodo di
programmazione 2021-2027 l'Iva relativa ai fondi strutturali non
dovrebbe più essere rimborsata agli enti pubblici, come accade
oggi. L'Ue spesso sovvenziona i costi relativi all'acquisto di
beni e servizi, e l'Iva corrispondente può rappresentare fino a
un quinto del costo totale di un progetto. Come regola generale,
l'Iva è ammissibile al cofinanziamento Ue solo se non è
recuperabile in forza della legislazione nazionale.
Può capitare, però, che uno Stato membro attui un progetto
dichiarando l'Iva come costo ammissibile al rimborso da parte
dell'Ue. Contemporaneamente, però, lo stesso Stato può percepire
l'Iva associata al progetto tramite il proprio sistema
d'imposizione fiscale.
La Commissione ha proposto che dopo il 2020 l'iva -
indipendentemente dal fatto che sia o meno recuperabile - venga
sempre rimborsata per i progetti con un costo inferiore a 5
milioni di euro. La Corte, invece, ribadisce che non dovrebbe
mai essere rimborsata agli enti pubblici, suggerendo di rivedere
la proposta legislativa".(ANSA).
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Fondi Ue: Corte conti europea, cambiare sistema rimborso Iva
'Oggi commessi errori e risorse usate in maniera non ottimale'