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Fondi: Regioni Ue chiedono più risorse in bilancio post-2020

L'Europa 'va rilanciata dal basso'

La plenaria del Comitato europeo delle Regioni - fonte: CoR

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Europa non può raggiungere i suoi obiettivi senza risorse adeguate e nuovi strumenti per i territori Ue dopo il 2020: questo il contenuto del parere approvato nella plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR), a Bruxelles, sul prossimo bilancio pluriennale dell'Ue (MFF). Il testo del relatore Nikola Dobroslavic si oppone ai tagli alla politica di coesione e all'agricoltura, e invita Stati membri e istituzioni Ue a mettere a disposizione nuovi strumenti per città e regioni per stimolare investimenti su lavoro, ambiente e integrazione. 

 

Le risorse per il bilancio pluriennale dovrebbero inoltre essere portate all'1,3 % del Pil dei Ventisette. Il testo approvato in plenaria si esprime contro la proposta della Commissione di trasferire i finanziamenti dai programmi realizzati in modo congiunto da Ue, Stati e territori, a programmi gestiti direttamente dall'esecutivo comunitario. 

 

"Questo rischia di promuovere un'Europa che va dall'alto verso il basso, sorda alle reali aspettative dei cittadini e lontana dalla vita quotidiana delle comunità locali", ha spiegato Dobroslavic.

 

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