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Capitali Ue, più investimenti pubblici e stop tagli fondi

Dichiarazione comune è stata consegnata alla Commissione europea

La foto di gruppo dell'evento

Redazione Ansa

BRUXELLES - Più investimenti pubblici, no ai tagli alla politica di coesione, e maggiore coinvolgimento delle città nel processo decisionale europeo. Sono queste le richieste principali contenute nella dichiarazione firmata martedì 25 settembre a Bruxelles dai rappresentanti delle 28 capitali europee, che è stata consegnata alla Commissione europea. Il settimo Dialogo fra le capitali e l'esecutivo Ue è durato oltre cinque ore, "perché è stato un vero dibattito. È così che avanza l'Unione europea. "Il messaggio che esce da questo incontro è che siamo europei e vogliamo progredire in questo senso", ha commentato il sindaco di Bruxelles, Philippe Close. "La commissaria alle Politiche regionali, Corina Cretu, ha riconosciuto la necessità di coinvolgere maggiormente le città nel processo decisionale europeo", ha spiegato la sindaca di Amsterdam, Femke Halsema.

 

Fra i primi cittadini presenti, c'era anche quello di Atene, Georgios Kaminis, che ha attaccato la proposta della Commissione di tagliare la politica di coesione del 10% dopo il 2020. "Si tratta del principale strumento che abbiamo per ridurre le disparità e lottare contro gli euroscettici", ha detto. Per la città di Roma era presente all'incontro il dirigente Giancarlo Defazio.

 

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