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Energia: Regioni Ue, nuove norme per gas non siano retroattive

Ok CdR testo D'Attis, limite a mercato sarebbe errore strategico

Energia: Regioni Ue, nuove norme per gas non siano retroattive

Redazione Ansa

BRUXELLES - La nuova direttiva europea sul mercato interno del gas, che vuol far applicare la normativa comunitaria a tutti i gasdotti provenienti da Paesi terzi, non dovrebbe essere retroattiva ma prevedere un sistema di deroghe per gli impianti già esistenti, come quelli che attraversano il Mediterraneo. A chiederlo sono gli enti locali europei riuniti a Bruxelles per la plenaria del Comitato Ue delle Regioni.

 

L'opinione approvata dall'assemblea, che non ha valore legislativo, raccomanda all'Unione e ai suoi Stati membri di considerare le preoccupazioni dei territori quando si costruiscono nuovi gasdotti. I rischi possono riguardare le crisi nell'approvvigionamento, l'aumento dei prezzi o la sicurezza degli impianti. "Sono soddisfatto per il lavoro fatto", commenta il relatore Mauro D'Attis, assessore del comune di Roccafiorita (Messina) e neoeletto in Parlamento con Forza Italia. "C'é stato un tentativo da parte di alcuni membri del CdR di dare alla direttiva un significato troppo invadente rispetto allo scopo della direttiva stessa - spiega - ma é stato sventato bocciando un emendamento che intendeva estendere ai gasdotti esistenti le nuove regole". Se il testo finale della direttiva non prevedesse deroghe "l'Europa diventerebbe ancora più dipendente dai gasdotti rimanenti", avverte D'Attis, "limitare il mercato interno del gas, che non soddisfa ancora la domanda energetica europea, é quindi un errore strategico".

 

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