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Kompatscher, fondamentale per Ue ruolo comuni di confine

Presidente CdR Lambertz, Europa riformata e va capovolta

Arno Kompatscher

Redazione Ansa

BOLZANO - Costruire l'Unione Europea di domani a partire dalle best practice dei comuni e delle regioni in tema di mobilità, politiche migratorie, finanziarie e di coesione. E' questo l'obiettivo dello studio di Eurac Research Governance Group presentato a Bolzano nell'ambito del convegno "Governance alpina transnazionale e vicinanza ai cittadini: il ruolo dei comuni nell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino" cui ha preso parte Karl-Heinz Lambertz, presidente del Comitato europeo delle regioni.

 

"Per costruire l'Europa occorre partire dal basso, dai cittadini che la abitano, e questo è possibile farlo prendendo le mosse dai principi di sussidiarietà e di networking che caratterizzano il funzionamento degli enti territoriali", ha sottolineato Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano e presidente dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino. "In questo senso il ruolo dei comuni di confine è di primaria importanza, perché da loro ci viene l'esempio di come proprio quei confini possano essere superati", ha aggiunto Kompatscher, che ha anche sottolineato come l'autonomia altoatesina abbia molto in comune con il Belgio dell'est, terra d'origine di Lambertz.

 

"Dobbiamo superare l'idea che l'Europa siano solo Bruxelles o Strasburgo. L'Unione è fatta dei cittadini che la vivono, che devono e possono ispirare le politiche comunitarie soprattutto in materia di investimenti sui comuni e gli enti locali", ha sottolineato Lambertz, che in questo senso ha lodato la collaborazione con il presidente Kompatscher nell'ambito dell'Euregio.

 

"Le riforme non possono più essere rinviate, l'Europa va capovolta", ha detto il presidente del Comitato europeo delle Regioni ai margini del convegno a Bolzano. "L'Europa è e resta la migliore soluzione, ma sta attraversando una profonda crisi di credibilità", ha aggiunto Lambertz. "I problemi vanno risolti dal basso vero l'alto. Il primo livello di intervento - ha proseguito - sono perciò i Comuni, perché l'Europa non sono Bruxelles e Strasburgo ma sono i Comuni e le città, dove vivono le persone". Secondo Lambertz, "l'Europa deve diventare un plusvalore, un elemento che fa la differenza e che porta vantaggi a tutti i cittadini". Tra le sfide da affrontare il presidente del Comitato europeo delle Regioni ha citato la migrazione, il divario tra poveri e ricchi e la digitalizzazione.

 

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