BRUXELLES - I progetti di cooperazione internazionale portati avanti direttamente dalle autorità locali e regionali, come la partnership fra la Toscana e il Governatorato di Kasserine (Tunisia), sono strumenti efficaci per "sviluppare approcci innovativi in grado di migliorare la vita delle persone". Questo il messaggio principale dello studio presentato dalla Conferenza delle regioni periferiche e marittime (Crpm), di cui è vicepresidente il governatore della Toscana Enrico Rossi, insieme alla rete paneuropea Platforma.
"Seguendo le varie competenze territoriali, gli enti locali e regionali" che lavorano con ong, università o il settore privato "in maniera coerente, efficace e responsabile forniscono un enorme valore aggiunto ai risultati" legati allo sviluppo economico sostenibile, alla coesione sociale e alla protezione dell'ambiente, scrivono Crpm e Platforma in una nota. Fra gli esempi virtuosi di cooperazione internazionale citati dal report c'è anche quello fra la Regione Toscana e il Governatorato di Kasserine (Tunisia), che hanno sviluppato "solide relazioni" dal 2011 lavorando in particolare sul miglioramento del sistema sanitario tunisino. Lo studio vuole contribuire al dibattito sul futuro dell'agenda Ue per la cooperazione all'interno del bilancio europeo post 2020.
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