BRUXELLES 29 NOV - Un'esperienza sulle politiche per l'invecchiamento attivo cominciata nel 2015 che ha già portato i primi riconoscimenti internazionali: dalla scelta della regione come "sito di riferimento" in Ue alla designazione di Trieste Capitale europea della scienza 2020. Quello del Friuli Venezia Giulia è un percorso visto con interesse sia in Italia che nell'Unione.
"Dopo l'edizione del 2016 di 'Science meets regions' a Trieste, la Regione ha continuato a lavorare" per promuovere un modus operandi che coniugasse l'attività legislativa con quella scientifica, arrivando nel 2017 ad adottare la Carta sull'invecchiamento attivo, ha spiegato il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, durante un evento sul rapporto fra scienza e territori organizzato dal Comitato europeo delle Regioni.
"Il 22 gennaio 2018 illustreremo la nuova ipotesi di lavoro per il futuro e presenteremo la nostra esperienza insieme al Centro comune di ricerca europeo (Jrc) in modo da diventare una pratica di riferimento per tutti i consigli regionali italiani", ha anticipato Iacop. Il presidente farà poi un bilancio dell'attività friulana anche all'interno della Calre (Conferenza dei presidenti delle assemblee regionali europee) per "fare in modo che la nostra esperienza diventi un patrimonio condiviso" anche in Europa.
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