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Eusalp: a Monaco di Baviera macroregione alpina cambia marcia

Cretu, no nuovi fondi ma lotta insieme per coesione Ue dopo 2020

La foto di gruppo dell'Assemblea generale di Eusalp - fonte: Bavarian State Chancellery

Redazione Ansa

MONACO DI BAVIERA - La Macroregione alpina (Eusalp) cambia marcia e si prepara a passare dalle parole ai fatti. A due anni dalla sua nascita, i rappresentanti delle regioni che ne fanno parte si riuniscono oggi e domani a Monaco di Baviera per il primo Forum annuale di Eusalp, che marca il passaggio di testimone fra la presidenza bavarese e quella del Tirolo austriaco. MountErasmus, il progetto per creare uno scambio transalpino fra studenti di scuole agrarie che potrebbe presto vedere la luce, è portato come fiore all'occhiello dalla presidenza bavarese. Le problematiche su cui hanno lavorato in quest'ultimo anno i gruppi tematici sono però molto più ampie e vanno dalla pianificazione ambientale a quella dei trasporti, passando per il digitale e le imprese.

 

"Chiediamo alle istituzioni europee di assicurare che le strategie macroregionali siano tenute adeguatamente in considerazione all'interno della politica di coesione e di altre rilevanti politiche Ue anche dopo il 2020", chiedono nella dichiarazione adottata questa mattina i rappresentanti delle 48 regioni coinvolte provenienti da 7 Stati (due dei quali, Svizzera e Liechtenstein, non Ue).

 

"Sono a favore delle strategie macroregionali perché si possono vedere degli Stati Ue sedere allo stesso tavolo con Stati non Ue per discutere insieme", ma Eusalp ora "deve fare di più" su "problemi come la viabilità e la lotta al cambiamento climatico, che non si arrestano ai confini nazionali", ha incalzato la commissaria Ue alla Politica regionale, Corina Cretu. La commissaria ha poi chiuso la porta a nuovi finanziamenti per le macroregioni, ma ha chiesto ai territori di andare "oltre i fondi strutturali europei, condividere buone pratiche, disseminare conoscenza e mostrare risultati".

 

Cretu ha infine lanciato un appello in difesa della politica di coesione anche dopo il 2020, invitando i presenti a unirsi all'Alleanza per la coesione, creata dal Comitato Ue delle regioni con le sei maggiori associazioni europee degli enti territoriali. Per l'Italia, che sta valutando se assumerne la presidenza nel 2019 o nel 2020, fanno parte di Eusalp Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, e le Provincie autonome di Trento e Bolzano.

 

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