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Fondi Ue: studio, no a blocco pagamenti a chi non fa riforme

Esperto consultato da Pe,'non ci sono basi politiche e legali'

Fondi Ue: studio, no a blocco pagamenti a chi non fa riforme

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Non ci sono le basi economiche, politiche né legali" per bloccare l'esborso dei fondi strutturali europei ai Paesi che non portano avanti le riforme suggerite dalla Commissione Ue. A sostenerlo è Xavier Ragot, presidente dell'Osservatorio francese sulle congiunture economiche (Ofce) e professore dell'Università SciencePo di Parigi, che, su richiesta della commissione Affari economici del Parlamento Ue, ha realizzato una ricerca su come rafforzare il semestre europeo.

 

Ragot si oppone fermamente alla proposta avanzata da più parti negli ultimi mesi di rendere più stretto il legame fra i fondi Ue e le raccomandazioni specifiche per Paese redatte ogni anno da Bruxelles. "Più concretamente, sembra una cattiva idea condizionare i trasferimenti all'Italia sulla base dell'attuazione delle riforme della giustizia civile", scrive lo studioso, secondo il quale usare i fondi strutturali per scopi diversi da quelli per i quali sono stati creati "creerebbe solo confusione". Sarebbe più appropriato, invece, "elaborare degli incentivi positivi" ai Paesi che si impegnano nel percorso riformatore, suggerisce l'esperto consultato dal Parlamento europeo.

 

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