(ANSA) - BRUXELLES, 12 OTT - "Gli edifici a rischio fanno la
differenza tra un problema e una catastrofe. Dobbiamo renderli
antisismici, perché siamo in una corsa contro il tempo prima del
prossimo terremoto". Così Vito Santarsiero, membro del consiglio
regionale della Basilicata, ha salutato l'adozione da parte
della Plenaria del Comitato europeo della Regioni (CdR) del
parere di cui è relatore, che vuole esortare l'Ue ad attuare una
politica di lungo termine per la messa a norma di edifici e
infrastrutture contro i terremoti.
Il testo è stato elaborato su iniziativa del CdR stesso, e la
sua adozione è stata programmata in modo da coincidere con la
Giornata internazionale per la riduzione del rischio da disastri
naturali, che ricorre il 13 ottobre di ogni anno. Adottare una
vera politica di prevenzione "costerà soldi, ma potremo anche
combinare questi interventi di ristrutturazione-riqualificazione
con gli sforzi per migliorare l'efficienza energetica, il che
consentirebbe di risparmiare denaro e contribuirebbe a
proteggere il clima" sottolinea Santarsiero.
"Non va dimenticato che anche l'inazione ha dei costi: negli
ultimi 50 anni l'Italia ha perso 100 vite umane e circa 3
miliardi di euro ogni anno a causa dei terremoti", aggiunge il
consigliere regionale, secondo il quale l'Ue dovrebbe "tenere
presente il rischio sismico nelle decisioni su dove dovrebbero
essere spesi i fondi regionali e porre come requisito che tutte
le infrastrutture costruite con tali fondi siano resilienti alle
catastrofi".(ANSA).
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Terremoto: Regioni Ue per strategia su messa a norma edifici
Santarsiero, fondi comunitari solo a infrastrutture resilienti