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Appelli e moniti alla Catalogna a plenaria Comitato Regioni

Tusk e Lambertz mettono in guardia, rischio impatto su tutta Ue

La Plenaria del Comitato europeo delle Regioni - fonte: CdR

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Unione europea si è impegnata a fondo per scoraggiare il presidente Carles Puigdemont dall'annunciare la secessione della Catalogna dalla Spagna. L'ultimo appello l'ha fatto ieri pomeriggio il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, che, pur condannando le violenze della polizia spagnola, davanti alla plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) ha chiesto a Puigdemont di non prendere "una decisione che renderebbe il dialogo impossibile", "le cui conseguenze sarebbero cattive per catalani, Spagna e tutta l'Europa".

 

"L'attuale crisi in Spagna legata agli eventi in Catalogna, rischia di avere un impatto sull'Unione", ha ammonito il presidente del CdR, Karl-Heinz Lambertz (Pes) durante il suo discorso sullo stato dell'Unione secondo le regioni dell'Ue, una novità nel panorama istituzionale europeo. "L'Unione è l'unica rotta che permetterà all'Europa di affrontare le sfide del ventunesimo secolo. Dobbiamo muoverci tutti assieme, idealmente alla stessa velocità, o a diverse velocità se necessario, ma sempre nella stessa direzione", ha aggiunto Lambertz, che ha richiamato al "rispetto in tutta Europa" dei "valori e dei principi che uniscono gli europei: solidarietà, dignità umana, libertà, eguaglianza, rispetto per la democrazia e lo stato di diritto".

 

Durante il dibattito in aula hanno preso la parola anche diversi rappresentanti delle regioni spagnole. "Qualsiasi decisione sarà presa oggi pomeriggio non avrà valore legale", ha attaccato Ximo Puig I Ferrer, capo della delegazione iberica; "la Catalogna sarà ciò che vogliono i catalani, a prescindere da quanto diranno i tribunali", è in ballo la credibilità dell'Ue" ha risposto Amadeu Alfataj I Tardio, rappresentante permanente della Catalogna presso l'Ue.

 

Un messaggio a favore di una via possibile verso un federalismo europeo nel rispetto di una maggiore forza dei territori, ma contro qualsiasi forma di indipendenza lo ha espresso l'ex ministro Enzo Bianco (Pd), sindaco di Catania e capo della delegazione italiana al CdR, secondo il quale "si puo' garantire l'autonomia dei territori regionali nel rispetto delle Costituzioni ma non favorire processi indipendentistici specie se unilaterali". Contro la secessione si sono espressi anche il presidente del Consiglio di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, e il governatore altoatesino Arno Kompatscher, che sostiene "un dialogo sull'ampliamento dell'autonomia della Catalogna e non la secessione".

 

(articolo aggiornato l'11 ottobre correggendo la posizione del sindaco Enzo Bianco)

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