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Fondi Ue: Italia unita a difesa politica coesione post 2020

Tavola rotonda Cozzolino (Pd) con delegazioni italiane

Andrea Cozzolino © Parlamento Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Italia deve fare sistema per difendere le politiche di coesione europee post 2020. Questo è il messaggio lanciato dalla tavola rotonda organizzata a Bruxelles dall'eurodeputato Pd Andrea Cozzolino che ha riunito eurodeputati, esponenti della delegazione del Comitato europeo delle Regioni e della Rappresentanza permanente presso l'Ue, nonché rappresentanti del mondo economico e sindacale.

Due i punti, secondo Cozzolino, sui quali si deve basare l'unione italiana: "Mantenere le stesse risorse per le politiche di coesione dopo l'incognita dell'effetto Brexit sul bilancio comunitario e conservare lo spirito originale della coesione, ovvero ridurre le distanze tra territori". Secondo l'eurodeputato, "il Nord e il Sud d'Italia hanno una posizione comune" in quanto "anche le regioni del Nord rischiano di perdere quelle già poche risorse oggi assegnate loro dall'Europa".

L'eurodeputato del Pd va oltre e auspica anche "un asse mediterraneo con Francia, Spagna, Grecia e Portogallo" nonché con "i Paesi dell'Europa dell'Est, molti dei quali basano sui fondi della coesione i propri investimenti nazionali". A questo proposito, l'eurodeputato ricorda che "entro il 2018 va chiuso il bilancio pluriennale Ue 2021-2027 ed entro il 2019 il pacchetto delle politiche da mettere in atto a partire dal 2021" altrimenti "si rischia una lungo periodo di inattività".

Sempre entro l'ottobre 2018 il Parlamento europeo dovrà presentare alla Commissione Ue un rapporto sul futuro delle macroregioni europee, "un'esperienza innovativa", secondo Cozzolino, "che mette insieme stati, regioni e città anche fuori dall'Ue" e che merita di "essere rilanciata e rafforzata per aver più strumenti, risorse e servizi".

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