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Bilancio Ue post 2020: Regioni difenderanno fondi coesione

Markkula: proposta Commissione punto partenza 'bilanciato'

Bilancio Ue post 2020: Regioni difenderanno fondi coesione

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il documento di riflessione sul futuro del bilancio dell'Ue presentato ieri dalla Commissione europea è "un punto di partenza bilanciato per le discussioni" sulle finanze comunitarie post 2020. Questa l'opinione del presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR), Markku Markkula, che sottolinea anche l'importanza per il futuro dell'Ue della politica di coesione, "un obbligo stabilito dai trattati" che "ha provato il suo valore aggiunto". Gli enti locali e regionali europei "combatteranno per assicurarsi che la politica di coesione abbia un ruolo fondamentale dopo il 2020 nelle stesse proporzioni di oggi", quindi un terzo del bilancio Ue, "e mantenendo le sue tre categorie di regioni (meno sviluppate, in transizione, più sviluppate, ndr)", continua Markkula, secondo il quale "in generale il bilancio Ue dovrebbe essere più flessibile e incontrare le priorità d'investimento di regioni e città", come la salute, l'innovazione e l'inclusione sociale. Il CdR chiede poi l'avvio di una discussione sulle risorse proprie dell'Unione, anche in vista delle conseguenze che avrà la Brexit sulle casse comunitarie, e nei prossimi mesi presenterà un parere sul documento di riflessione presentato dalla Commissione.

 

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