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Fondi Ue: Kallas, troppa burocrazia, problema mancanza fiducia

Ex commissario guida gruppo esperti europei su semplificazione

Siim Kallas

Redazione Ansa

BRUXELLES - Esiste un "problema grosso di mancanza di fiducia", dovuto soprattutto a una burocrazia opprimente ed eccessivamente complessa legata alla politica di coesione. Ne è convinto Siim Kallas, l'ex commissario europeo che dal luglio 2015 guida una task-force di 12 esperti sulla semplificazione dei fondi strutturali europei. "Oggi ci sono più di 600 pagine di normativa per la coesione e più 5mila pagine di linee guida. È troppo per qualunque beneficiario e anche per le autorità stesse", ha insistito Kallas durante un'audizione in commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo.

 

Secondo l'ex commissario, oltre a dare un taglio netto ai regolamenti, occorre evitare la "centralizzazione" della gestione dei progetti (salvo per quelli più complessi e transfrontalieri), mettendo invece in atto una "vera sussidiarietà che crei fiducia" nei territori. "Essere più vicini ai beneficiari è una regola importante" ha continuato Kallas, ma serve anche maggiore "stabilità" nelle norme, perché "non si possono cambiare le regole ogni 7 anni, come accade oggi". "Determinate procedure dovrebbero essere simili e armonizzate" ha sottolineato, specificando però di non essere favorevole all'idea di creare un unico fondo europeo per tutti i finanziamenti, che invece di essere più semplice "sarebbe ancor più difficile da gestire".

 

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