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Parlamento Ue, combinare Piano Juncker-fondi Ue non sia obbligatorio

Lasciare libera scelta agli Stati, ma semplificare le norme

Redazione Ansa

BRUXELLES - La scelta di combinare strumenti finanziari, come il Piano Juncker e i fondi strutturali europei, non può essere obbligata ma deve essere effettuata liberamente da ogni Stato membro in base ai bisogni delle proprie comunità regionali e locali. Questo, in sintesi, il contenuto di una risoluzione non vincolante approvata dal Parlamento europeo (497 sì, 69 no, 62 astensioni). Nessuna "conclusione generalizzata può essere tratta sulla base di un solo criterio" riguardo all'utilità degli strumenti finanziari messi a disposizione dal Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), sostengono gli eurodeputati, che non considerano una "soluzione praticabile" l'utilizzo obbligatorio di questi strumenti all'interno della politica di coesione post-2020. Il Parlamento chiede anche alla Commissione Ue di semplificare il contesto normativo che regola i contributi pubblici agli investimenti, mentre in una seconda risoluzione approvata oggi sottolinea la necessità di maggiore trasparenza e coordinamento nelle attività di assistenza tecnica alle autorità nazionali.

 

 

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