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Il Veneto ricorda la tragedia dei suoi minatori in Belgio

Presentato a Bruxelles il libro della figlia di una vittima, 'morti non solo a Marcinelle'

Il Veneto ricorda la tragedia dei suoi minatori in Belgio

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Uomini in cambio di carbone", il sottotitolo che Roberta Sorgato ha voluto per il suo libro "Cuori nel pozzo" riassume in tutta la sua crudezza la tragedia degli emigranti che nel Dopoguerra hanno lasciato l'Italia per lavorare, e a volte morire, nelle miniere del Belgio.

 

Il volume è stato presentato nella sede della Regione Veneto a Bruxelles dalla stessa autrice, il cui padre Giovanni, medaglia d'oro al merito civile nel 2007, ha perso la vita a soli 30 anni proprio fra il carbone dell'entroterra belga, a Quaregnon, avvelenato dal grisù. "Il Belgio per le persone come mio padre era solo di passaggio, dove loro continuavano a sentirsi stranieri", spiega Sorgato, "qualche anno fa finalmente anche il governo italiano si è ricordato di tutti i minatori italiani morti al di fuori della grande catastrofe di Marcinelle", perché "chi come mio padre è morto prima di quella tragedia è morto due volte, prima fisicamente e poi perché è stato dimenticato da tutti".

 

"Ho voluto scrivere questo libro - chiarisce l'autrice - per dare un minimo di giustizia e riconoscimento alla memoria di questi eroi". "Oggi i nostri veneti possono brillare all'estero come studenti, ricercatori, lavoratori e imprenditori anche grazie a chi, come questi minatori, nel passato ha creduto possibile un futuro migliore, nel rispetto delle regole e delle leggi internazionali, li, mostrando il vero volto di chi sa qual è il valore della vita e del lavoro", commenta Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale del Veneto.

 

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