(ANSA) - BRUXELLES, 30 MAR - "È un cattivo segnale, perché
stiamo vivendo in tempi in cui bisogna mostrare solidarietà con
le persone che ne hanno bisogno". Così la commissaria Ue alla
Politica Regionale, Corina Cretu, commenta la decisione presa
ieri dalla riunione degli ambasciatori dei 28 Stati Ue
d'introdurre una quota del 10% di cofinanziamento nazionale per
le opere di ricostruzione post-disastri naturali, invece che
consentire di finanziarle al 100% con fondi europei.
La proposta di cambiare il regolamento del fondo Fesr era
stata avanzata nel novembre scorso dalla stessa Cretu, che ora
confida "che gli Stati membri possano comprendere che oggi tocca
all'Italia, ma domani potrebbe essere un altro Paese". "Non
stiamo cambiando le regole solo per uno Stato, ma per tutti
quelli che d'ora in avanti dovranno affrontare questi disastri
naturali", come il terremoto che ha colpito l'Italia centrale,
spiega Cretu, "spero" che al termine dei negoziati fra Consiglio
e Parlamento "si torni alla nostra proposta di finanziamento del
100% della ricostruzione".(ANSA).
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Terremoto: Cretu,'taglio' Stati a fondi Ue è brutto segnale
Commissaria difende proposta finanziamento 100% ricostruzione