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Regioni Ue chiedono cambio passo su economia collaborativa

Ok Cdr a parere Brighenti, Commissione deve essere più ambiziosa

Benedetta Brighenti al Comitato europeo delle Regioni - fonte:CdR

Redazione Ansa

BRUXELLES - Città e regioni europee chiedono un cambio di passo sull'economia collaborativa, che ha portato alla nascita di nuovi modelli di impresa come Uber per il trasporto, e Airbnb per gli affittacamere. Il messaggio per i governi nazionali arriva forte e chiaro dalla plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR), che ha approvato a larghissima maggioranza il parere scritto da Benedetta Brighenti, vicesindaco di Castelnuovo Rangone (Modena). Promuovere un approccio unitario e multi-livello al fenomeno, ribadire l'importanza del no-profit per i territori, rivedere le soglie usate per stabilire nuove regole per il lavoro, e avere un approccio dinamico che abbia al centro le città, sono gli altri punti chiave della documento a firma Brighenti.

 

"La nostra è una risposta alle linee guida della Commissione Ue pubblicate il 2 giugno" spiega Brighenti, "noi come territori ringraziamo per questo primo sforzo ma chiediamo di essere molto più coraggiosi". L'esecutivo Ue cerca di "dare una cornice generale, ma quello che noi vogliamo è una reazione molto veloce", "non possiamo assolutamente permetterci che una lentezza anche solo d'analisi porti i 28 Stati membri a muoversi ognuno separatamente dall'altro", insiste Brighenti.

 

Nel testo "ribadiamo che come enti locali siamo protagonisti di questa trasformazione in atto, per questo chiediamo d'istituire un 'Forum delle città sull'economia collaborativa'", e domani ci sarà un primo incontro ufficiale sul tema con i tecnici dell'esecutivo per "capire come e quando mettere in piedi questo forum". "Stiamo puntando molto in alto" ed è "già bellissimo che la Commissione si sia detta disponibile per una discussione concreta, per provare a partire", conclude il vicesindaco di Castelnuovo Rangone.

 

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