(ANSA) - BRUXELLES, 7 OTT - Rendere i finanziamenti europei
adeguati al futuro aumentando la coesione economica, sociale e
territoriale in tutta l'Ue. Questo il filo rosso che legherà i
130 eventi previsti per la 14esima edizione della 'Settimana
europea delle regioni e delle città', la più importante
manifestazione annuale dell'Unione europea sulla politica
regionale, che si svolgerà a Bruxelles dal 10 al 13 ottobre. In
una fase di profonda incertezza per l'Europa, la Settimana vedrà
riuniti migliaia di responsabili e beneficiari di progetti
europei per discutere di temi di stretta attualità per gli enti
locali di tutta l'Unione, come il futuro della politica
regionale Ue dopo il 2020, le sinergie tra i fondi strutturali e
il 'Piano Juncker', o le misure per eliminare gli ostacoli agli
investimenti.
Tema di questa 14esima edizione è 'Le regioni e le città per
una crescita sostenibile e inclusiva'. Lunedì, ad aprire
ufficialmente i lavori saranno la commissaria Ue per la Politica
regionale, Corina Cretu, il vicepresidente del Parlamento
europeo Ramon Luis Valcarcel, il plenipotenziario del governo
slovacco Anton Marcincin per la presidenza di turno del
Consiglio Ue, e il presidente del Comitato europeo delle regioni
(CdR) Markku Markkula. Quest'ultimo chiederà all'Unione di
"ascoltare, cambiare, produrre risultati" per attuare meglio i
537 programmi d'investimento finanziati dai fondi strutturali e
di investimento europei (fondi Sie).
Per il periodo 2014-20, i fondi Sie possono contare su una
dotazione di bilancio di 454mld di euro, che fa di loro il
principale strumento d'investimento dell'Ue. Con i
corrispondenti fondi nazionali e regionali, l'investimento
totale sale a 637mld di euro. Mobilitando cinque diversi
strumenti di finanziamento ogni euro dei fondi Sie dovrebbe
generare 2,74 euro di Pil in più entro il 2023, così come,
secondo le stime di Bruxelles, è avvenuto per il precedente
periodo programmatico 2007-2013.(ANSA).
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Fondi Ue:si scaldano motori per Settimana Ue regioni e città
A Bruxelles da lunedì. Focus su più coesione e meno burocrazia