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Turismo: Caner, puntiamo a passaggio da quantità a qualità

Assessore Veneto, focus su sostenibilità e riqualificazione hotel

L'assessore Federico Caner al Comitato delle Regioni - fonte: Regione Veneto

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Vorrei passare nei prossimi anni da una regione che è la prima a livello italiano per numero di arrivi e presenze, a una che ha un turismo più di qualità, capace magari di portare maggiore benessere e spesa sul territorio". Così Federico Caner, assessore alla Programmazione fondi Ue, turismo e commercio estero della Regione Veneto, ieri a Bruxelles per intervenire a una tavola rotonda su fondi Ue e turismo al Comitato europeo delle Regioni.

 

"Stiamo passando da una logica di destinazione a una logica di prodotto - spiega Caner - e stiamo spingendo in particolare sui prodotti legati alla sostenibilità e al turismo 'slow', quindi tutto ciò che riguarda percorsi cicloturistici, enogastronomia, arte e cultura. Legare queste cose assieme diventa positivo perché riusciamo a valorizzare quei territori che attualmente sono meno battuti" continua l'assessore, secondo il quale il problema principale è "portare fuori un po' di turisti dalle mete classiche, in primis Venezia, ma anche Verona o il Garda e le Dolomiti", "primo per sgravarle" dalla pressione turistica, e poi "per far crescere dal punto di vista economico territori che invece sono più in difficoltà".

 

La Regione Veneto ha quindi messo in atto una "strategia multifondo, che ci permette anche non solo di partire con una serie di eventi legati alle start up, ma anche con le reti d'impresa" spiega Caner. "Nove imprese si possono mettere assieme e creare un nuovo prodotto turistico ricevendo dei finanziamenti a fondo perduto dalla Regione Veneto, usando i fondi Por Fesr europei". Infine la riqualificazione alberghiera, "su cui puntiamo tantissimo perché abbiamo delle zone che sono un po' indietro, in particolare la montagna. Qui mettiamo insieme fondi europei, fondi della montagna, fondi a rotazione e fondo di garanzia e contro-garanzia, e arriviamo a dare alle attività una parte di fondo perduto e il resto tramite l'accesso agevolato alle banche".

 

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