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Regioni, da bilancio Ue più fondi per crescita e migranti

CdR approva parere su revisione quadro finanziario 2014-2020

La plenaria del Comitato delle Regioni © CoR

Redazione Ansa

BRUXELLES - Una semplice revisione non basta, serve una vera e propria riforma del Quadro finanziario pluriennale (QFP) europeo che indirizzi più fondi verso politiche per la crescita, investimenti, giovani e migrazioni. A chiederlo è il Comitato europeo delle Regioni (CdR), che ieri ha approvato la sua proposta per la revisione di medio termine del QFP, che stabilisce i tetti di spesa annuali per l'Unione europea nel periodo 2014-2020.

 

In linea con l'Europarlamento, i rappresentanti locali e regionali considerano la revisione una necessità e hanno elencato una serie di priorità sulle quali, secondo loro, si dovrebbe puntare maggiormente. La discussione "non può essere solo fra Stati membri; regioni e città devono essere coinvolte" ha dichiarato il belga Luc Van den Brande (Ppe), relatore del parere. Per il presidente del CdR, Markku Markkula, "un mix intelligente di finanziamenti e prestiti, stabilità dei bilanci e implementazione tempestiva sono cruciali per trasformare le risorse Ue in reali opportunità per cittadini e imprese".

 

Secondo il parere del CdR, la revisione del QFP è necessaria anche per colmare il crescente divario fra obiettivi e finanziamenti per Horizon 2020, il programma Ue per la ricerca e l'innovazione, e per le infrastrutture strategiche. Riguardo l'accoglienza dei migranti, i rappresentanti locali hanno affermato che la flessibilità non è abbastanza per garantirla, chiedendo invece che alle politiche migratorie vengano destinati nuovi finanziamenti diretti.

 

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