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Markkula, semplificare per più cooperazione transfrontaliera

Regioni possono aiutare, ma da Stati serve maggiore volontà politica

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 28 NOV - Con l'integrazione europea sotto pressione anche le politiche di coesione sono messe a dura prova: alcuni Paesi sono colpiti più di altri e gli effetti negativi si moltiplicano a livello regionale. Tra le conseguenze più evidenti: la mancanza di una risposta uniforme alla crisi migratoria, ma anche l'emigrazione, lo spopolamento, la concentrazione di attività economiche e l'inquinamento. Una tendenza rafforzata dalla crisi finanziaria ed economica.

La situazione è stata analizzata alla riunione ministeriale informale sulla coesione territoriale e le politiche urbane, a cui hanno partecipato anche il presidente del Comitato europeo delle Regioni Markku Markkula ed il commissario Ue per le Politiche regionali Corina Cretu.

Markkula evidenzia come "dalle migrazioni alla crescita economica, all'agenda urbana, condividiamo sfide che vanno oltre i confini". E spiega: "per rafforzare la cooperazione transfrontaliera occorrono leggi Ue più semplici, in grado di attrarre nuovi investimenti. Le autorità locali e regionali possono sostenere questo processo, lavorando per armonizzare le procedure amministrative. Ma anche gli Stati membri devono mostrare più volontà politica in questo campo e raddoppiare gli sforzi per espandere lo strumento Ue del Raggruppamento europeo della Cooperazione territoriale".

Secondo Cretu occorre "una nuova visione della crescita.

Bisogna identificare gli ostacoli affrontati dalle Regioni transfrontaliere, per lavorare assieme e superarli. Inoltre, le politiche e gli investimenti Ue dovrebbero prendere più in considerazione la differenza tra le aree urbane. E' per questo che le nostre discussioni si sono focalizzate su come rafforzare crescita e creazione di posti di lavoro in ogni città e Regione Ue, affrontando sfide specifiche e definendo obiettivi comuni".(ANSA).

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