(ANSA) - BRUXELLES, 6 FEB - Più flessibilità
nell'applicazione del Patto di stabilità e crescita, con
l'esclusione dal calcolo del deficit del cofinanziamento
nazionale-regionale agli investimenti effettuati con i fondi
strutturali. Queste le raccomandazioni principali che il
Comitato europeo delle Regioni (CdR) intende ribadire alla
Commissione Ue, che ieri ha avviato il processo di riforma del
Patto.
"Gli ultimi anni hanno mostrato che il rispetto delle attuali
norme avviene alle spese di un minore investimento pubblico
nazionale, locale e regionale che colpisce direttamente i
cittadini europei", dichiara in una nota il presidente del CdR,
Karl-Heinz Lambertz. "La politica di coesione è lo strumento
d'investimento più importante che le città e le regioni hanno
nelle mani non solo per raggiungere gli obiettivi 'green', ma
anche per creare posti di lavoro dignitosi, investire nelle
infrastrutture e nel capitale umano, e ridurre le disparità
territoriale. Nel Patto dobbiamo distinguere gli investimenti
che aiutano la crescita delle nostre città, regioni ed economie
dalle altre spese. Serve introdurre una 'golden rule' per
proteggere gli investimenti sul lungo termine che aiutano la
crescita", aggiunge.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Regioni Ue, escludere politica coesione da calcolo deficit
Serve golden rule per aiutare investimenti