(ANSA) - BRUXELLES, 31 GEN - Mercoledì la Commissione Ue
poserà la prima pietra del processo di riforma del Patto di
Stabilità e crescita. Potrebbe portare a modificare per sempre
le regole di bilancio, oppure finire in un nulla di fatto, se
non avrà sufficiente appoggio da parte dei Governi. L'obiettivo
dell'esecutivo Ue è semplificare le regole, per facilitarne
l'attuazione che oggi ha dei costi anche politici gravosi.
Perché parametri come il deficit strutturale e l'output gap, da
cui dipendono gli aggiustamenti richiesti ai Paesi, sono troppo
complessi e rigidi. Tenere i conti in ordine, quindi, è
diventata una sfida soprattutto per i Paesi più deboli. La
Commissione mercoledì comincerà il processo di riforma lanciando
una consultazione tra gli Stati membri. Non descriverà le
possibili alternative che la riforma potrebbe prendere, ma si
limiterà a descriverne i malfunzionamenti, riprendendo molte
delle argomentazioni già sollevate dallo European Fiscal Board
l'anno scorso, cioè il gruppo di esperti indipendenti incaricato
dalla Ue in questi anni proprio di verificare l'applicazione del
Patto. Ci sarà - secondo quanto si apprende - soltanto un
richiamo alla necessità di favorire gli investimenti verdi, e
quindi riesaminando anche la flessibilità prevista dalle regole.
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Mercoledì parte il cantiere di riforma del Patto stabilità
Commissione Ue avvia consultazione Stati, anche su flessibilità