(ANSA) - BRUXELLES, 25 NOV - Gli italiani hanno la vita
lavorativa più breve d'Europa: in media, lavorano quattro anni
in meno rispetto agli altri europei. Ma a pesare sull'indicatore
sono gli inattivi, che restano una delle emergenze del mercato
del lavoro italiano. Lo rileva Eurostat, precisando che, dal
2000 a oggi, la vita lavorativa in Ue e in Italia si è allungata
di tre anni.
A lavorare di più in Ue nel 2018 sono stati gli svedesi (41,9
anni), seguiti da olandesi (40,5), britannici (39,2) e
finlandesi (38,6). All'estremo opposto ci sono, invece, l'Italia
(31,8 anni), la Croazia (32,4) e la Grecia (32,9). In Germania
la vita lavorativa media tocca i 38,7 anni, mentre in Francia i
35,4. Pienamente in media Ue, la Spagna con 35,9 anni. Ma,
avverte l'istituto di statistica Ue, il dato "è fortemente
influenzato" dall'effetto combinato del "numero di persone
inattive in un Paese" e dell'"aspettativa di vita".
Gli uomini lavorano più a lungo (38,6 anni) delle donne (33,7
anni) in tutti gli Stati membri, salvo Lettonia e Lituania.
Malta registra il più grande divario di genere (10,6 anni),
seguita dall'Italia (9,4 anni), che è anche il Paese Ue dove le
donne lavorano in media meno a lungo (27 anni). (ANSA).
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Lavoro:Italia ultima Ue per durata carriere, pesano inattivi
Eurostat, è anche Paese dove le donne lavorano meno a lungo