(ANSA) - BRUXELLES, 04 LUG - Riprende slancio la vicenda che
da 20 anni oppone la Commissione europea a un presunto cartello
di aziende italiane produttrici di tondi per cemento armato.
Oggi l'esecutivo Ue ha adottato nuovamente la decisione per
sanzionare con una multa totale da 16,074 milioni di euro le
cinque imprese AlfaAcciai, Feralpi Holding, Ferriere Nord,
Partecipazioni Industriali (Riva Fire) e Valsabbia Investimenti
- Ferriera Valsabbia. Le aziende sono accusate di aver dato vita
a un cartello che, fra il dicembre 1989 e il luglio 2000,
fissava il prezzo dei tondi d'acciaio usati nell'edilizia per
rafforzare i pilastri e altre strutture in cemento armato. La
vicenda è già stata oggetto nel 2002 di una decisione della
Commissione allora guidata da Romano Prodi. A essere coinvolte
erano anche altre 3 imprese, ma la multa da oltre 85 milioni di
euro era stata annullata dal Tribunale Ue nel 2007. Due anni
dopo la Commissione ha reimposto l'ammenda alle 8 imprese
trovando questa volta il parere favorevole del Tribunale. Cinque
aziende sono ricorse di nuovo in appello (per le altre tre la
decisione è diventata definitiva) e, nel settembre 2017, sono
riuscite a far annullare per difetti procedurali anche la
decisione del 2009. Con il nuovo passo intrapreso oggi,
l'esecutivo comunitario ha adottato per la terza volta la stessa
decisione, ma ha dimezzato la multa alle 5 imprese a causa della
lunga durata del procedimento.
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Antitrust: Ue multa cartello italiano dell'acciaio
Decisione annullata due volte da Corte Ue, ora ammenda dimezzata