(ANSA) - BRUXELLES, 23 MAG - Il Tribunale dell'Ue ha respinto
il ricorso per risarcimento danni presentato contro la Bce da
alcuni investitori privati che hanno subito perdite a causa
della ristrutturazione del debito greco nel 2012. Per i giudici
la ristrutturazione "non costituiva una lesione sproporzionata e
inaccettabile al diritto di proprietà di tali investitori, anche
se questi non avevano acconsentito alla misura".
Secondo il Tribunale, la ristrutturazione del debito greco
"non ha comportato una violazione del principio del rispetto
degli obblighi contrattuali, poiché l'investimento in strumenti
di debito statali comporta sempre il rischio di un danno
patrimoniale dovuto al lungo lasso di tempo che trascorre
dall'emissione degli strumenti e durante il quale gli imprevisti
rischiano di limitare sostanzialmente, se non addirittura di
annientare, le capacità finanziarie dello Stato, emittente o
garante di tali strumenti". E se simili imprevisti si
verificano, "lo Stato emittente ha il diritto di tentare una
rinegoziazione di tali obblighi". (ANSA).
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Tribunale Ue respinge ricorso investitori greci contro Bce
'No a risarcimenti per perdite da ristrutturazione debito'