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Ue: ok finale a nuove norme su accantonamenti per Npl

Banche dovranno costruire buffer progressivi da tre a sette anni

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 9 APR - Via libera definitivo alle nuove regole Ue che fissano requisiti patrimoniali per assorbire il rischio dei crediti deteriorati. Scopo della riforma è assicurare che le banche accantonino risorse proprie sufficienti quando i nuovi prestiti divengono deteriorati, e creare incentivi affinché sia evitato l'accumulo. Un credito bancario viene generalmente considerato deteriorato quando il debitore (un'impresa o una persona fisica) da oltre 90 giorni non paga le rate o gli interessi concordati o se si ritiene improbabile che lo rimborsi. In caso la clientela sia in arretrato nel pagamento rispetto agli accordi di rimborso concordati, la banca deve accantonare maggior capitale presumendo che il credito non verrà rimborsato. Sulla base di una definizione comune di crediti deteriorati, le nuove norme introducono una "rete di sicurezza prudenziale", cioè una copertura minima che le banche devono accantonare. Per i crediti non garantiti bisognerà accantonare il 35% del suo valore entro due anni, e il 100% dopo tre anni.

Per quelli garantiti le banche metteranno da parte il 25,5% dopo tre anni, e il 100% entro il settimo anno se la garanzia è mobiliare, entro il nono anno se è immobiliare. (ANSA).

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