(ANSA) - BRUXELLES, 6 DIC - Intesa dei 28 sull'istituzione di
un'Autorità europea del Lavoro (Ela), che però è stato chiesto
diventi un'agenzia - quindi con meno poteri - a differenza di
quanto inizialmente proposto dalla Commissione europea. Questa
dovrà assicurare il rispetto e l'applicazione uniforme in tutti
i Paesi europei delle norme Ue in materia sociale, fornendo
assistenza agli stati membri. Questi potranno partecipare alla
maggior parte delle attività dell'Ela su base volontaria, non
obbligatoria. L'Italia, rappresentata dal sottosegretario al
lavoro Claudio Cominardi, avrebbe voluto un ruolo maggiore per
il nuovo organismo. "Purtroppo è diventata più un'agenzia che
un'autorità, quel che premeva a noi era dare più autonomia e più
poteri, cosa che purtroppo non si è verificata", ha spiegato
Cominardi.
Quanto alla futura sede dell'Ela, che Milano adocchierebbe
dopo aver perso l'Ema, "non ne abbiamo parlato", ha aggiunto il
sottosegretario. Anche la commissaria al lavoro e la ministra
austriaca per la presidenza Ue hanno confermato che la questione
non è ancora stata affrontata, ricordando che spetterà decidere
agli stati membri ma in consultazione con l'Europarlamento. In
ogni caso prima di arrivare a questo punto occorreranno ancora i
negoziati con Commissione e Parlamento per arrivare al testo
legislativo finale sull'Agenzia per il lavoro. "Dobbiamo vedere
che procedura seguire", ha spiegato Thyssen, dato che il
coinvolgimento del Parlamento europeo è frutto del recente caso
Ema in cui Milano si è vista soffiare la sede da Amsterdam.
(ANSA).
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Lavoro: intesa 28 su creazione nuova Agenzia Ue ad hoc
Cominardi,avremmo voluto più poteri,no discusso questione sede