(ANSA) - BRUXELLES, 25 OTT - La tutela dall'abuso di ripetuti
contratti a durata determinata vale anche per il settore delle
fondazioni lirico-sinfoniche. Lo ha stabilito la Corte di
giustizia dell'Ue in merito al caso di una ballerina del Teatro
dell'Opera di Roma, Martina Sciotto, che dopo aver lavorato dal
2007 al 2011 con diversi contratti a durata determinata per
coprire la stagione lirica ordinaria nel 2012 ha fatto causa,
chiedendo che il suo rapporto di lavoro venisse convertito in un
contratto a durata indeterminata. I giudici di Lussemburgo hanno
sottolineato che, se nel diritto nazionale non c'è nessuna
legislazione ad hoc che tuteli i lavoratori del settore
specifico delle fondazioni lirico-sinfoniche dagli abusi, allora
si applicano le tutele previste dalle norme generali del lavoro
per evitare la precarizzazione dei dipendenti.
La Corte ha infatti constatato che in Italia non vi sono
regole che limitino il ricorso all'uso dei contratti a durata
determinata in questo ambito artistico, né nella fattispecie vi
sono ragioni obiettive per fare ricorso a questo tipo di
rapporto lavorativo. Di conseguenza, spetta al giudice nazionale
verificare se ci siano paletti specifici nell'ordinamento
italiano per evitare abusi nel settore lirico-operistico e, se
non ci sono, applicare il diritto del lavoro generale e la
sanzione che consiste nella conversione automatica del contratto
a durata determinata in uno indeterminato. (ANSA).
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Corte Ue,tutela abusi contratti anche per fondazioni liriche
Caso ballerina Teatro Opera Roma dopo 4 anni a tempo determinato