(ANSA) - BRUXELLES, 13 LUG - In media sono ancora 104 i
giorni che impiega la pubblica amministrazione italiana per
pagare i fornitori, 57 in più rispetto alla media europea e ben
74 in più rispetto ai 30 previsti dalla direttiva Ue. È quanto
emerso nel corso di un'audizione alla commissione mercato
interno dell'Europarlamento, in cui si è fatto il punto sullo
stato di attuazione della direttiva sul ritardo dei pagamenti
del 2011.
In questa sede la Commissione Ue ha ricordato che l'Italia è
già stata deferita alla Corte di giustizia Ue per rispondere
dell'inadempienza rispetto alla norma europea. E gli
imprenditori italiani Sergio Bramini (Incom) e Rossella Pezzino
De Geronimo (Dusty) hanno raccontato le loro esperienze.
Mancanza di flusso di capitale, ma anche cattiva gestione
delle procedure e lunghi contenziosi in caso di inadempimenti
sono tra i motivi del persistere di ritardi, ha detto
l'eurodeputato Sabine Verheyen che ha sostituito nella
conduzione del dibattito Lara Comi, tornata in Italia per motivi
familiari. Riscontrate nei primi anni di attuazione anche
pratiche sleali e tecniche dilatorie da parte delle Pa, come la
richiesta di rinuncia agli interessi e imposizioni contrattuali
di termini di pagamento superiori ai 60 giorni.
A portare l'esperienza delle Pmi italiane, l'imprenditore
Sergio Bramini, la cui azienda Icom era fallita dopo aver
accumulato un credito di 4 milioni nei confronti dello Stato, e
recentemente chiamato al Mise come consulente. "Chiedo che
l'Europa faccia qualcosa per chi rischia di chiudere la propria
impresa e per le centinaia di imprenditori che in Italia si sono
suicidati per questo motivo" ha detto Bramini.
Dello stesso tono l'altra imprenditrice intervenuta, Rossella
Pezzino De Geronimo manager dell'azienda catanese Dusty operante
nel settore rifiuti. "L'Ue deve costringere l'Italia a pagare e
a rispettare in futuro i termini della direttiva."
Una rappresentante della Commissione europea ha riconosciuto
le ripercussioni positive della direttiva, ma anche le debolezze
strutturali sul lato attuativo e ha rassicurato gli operatori
italiani: "Stiamo conducendo una politica molto rigorosa e
abbiamo portato per questo motivo Italia e altri Stati membri
con ritardi eccessivi alla Corte di giustizia Ue".
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Ritardi pagamenti, il dramma delle Pmi italiane sbarca al Pe
La Pa paga in media dopo 104 giorni e le aziende falliscono