(ANSA) - ROMA, 10 LUG - "Mi dicono tu vuoi uscire dall'euro?
Badate che potremmo trovarci in situazioni in cui sono altri a
decidere. La mia posizione e' di essere pronti a ogni
evenienza". Così il ministro per gli Affari europei, Paolo
Savona. "Una delle mie case, Banca d'Italia, mi ha insegnato a
essere pronti non ad affrontare la normalità ma il cigno nero,
lo choc straordinario". Vi è necessità di "una stretta
connessione tra architettura istituzionale dell'Ue e politiche
di crescita se si vuole che l'euro sopravviva", ha poi aggiunto.
"Se alla Bce non vengono affidati compiti pieni sul cambio,
ogni azione esterna all'eurozona si riflette sull'euro senza che
l'Unione europea abbia gli strumenti per condurre un'azione
diretta di contrasto. L'assenza di pieni poteri della Bce sul
cambio causa una situazione in cui la crescita dell'economia
dell'eurozona risulta influenzata, se non determinata, da scelte
o vicende che accadono fuori dall'Europa", ha spiegato Savona.
Il ministro ha poi annunciato che si recherà da Draghi non
appena lo riceverà. "Prima volevo che la mia azione
godesse della legittimazione democratica. Io ero stato
delegittimato dai media e non mi sono mosso fino a questo
momento per questi precisi motivi", ha chiarito.
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Savona, uscire da euro? Se altri decidono essere pronti
'Bce abbia poteri pieni sul cambio'