(ANSA) - BRUXELLES, 15 GIU - Dodici milioni di europei
assumono colf e badanti in nero. E' quanto denuncia in un
rapporto la Federazione europea dei servizi individuali (Efsi),
pubblicato in occasione della giornata internazionale del lavoro
domestico. Il documento mette in evidenza che "molto resta da
fare - sottolinea la direttrice di Efsi Aurélie Decker - per
assicurare adeguate condizioni di lavoro e accesso alla
protezione sociale a tutti i lavoratori domestici in Europa".
Secondo lo studio, il settore dà lavoro nell'Unione a circa
otto milioni di persone - con un 91% di incidenza di donne -
circa il 4% del totale della forza lavoro. Parliamo di un
milione e 200 mila, tra colf e badanti, in Italia, altrettanti
in Spagna, un milione e 400 mila in Francia, un milione e 800
mila nel Regno Unito.
Ma una parte molto consistente di questi lavoratori è in
nero, anche se è difficile stabilire una percentuale precisa.
Per avere un dato solido occorre risalire al 2010 quando,
secondo un'analisi del governo francese - citata dalla
Federazione -, in Italia e in Spagna era in nero il 70% circa
dei lavoratori domestici, contro il 50% del Regno Unito, il 45%
della Germania, il 30% della Francia e del Belgio. Dati che non
sembrano trovare giustificazione nella pressione fiscale. In
Italia il cuneo fiscale in questo settore, secondo il rapporto,
è del 42%. A superarci l'Ungheria (48%), ma anche la Germania
(46%), la Francia (44%), il Belgio (49%) e l'Austria (45%).
"Il settore va riformato e sostenuto con investimenti
pubblici", è l'appello della Federazione, anche perché "nei
prossimi anni, con l'invecchiamento della popolazione, questo
tipo di servizi", è la stima, "darà lavoro a 5 milioni di
persone in più". (ANSA).
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Lavoro: studio, 12 mln europei hanno colf o badante in nero
Federazione europea servizi individuali, urgenti riforme