(ANSA) - BRUXELLES, 1 GIU - La Commissione Ue porta oggi
davanti al Wto sia gli Usa che la Cina, i primi per i dazi su
acciaio e alluminio e la seconda per la violazione delle regole
sui diritti sulla proprietà intellettuale. Lo ha annunciato la
commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem. "Questo dimostra
che non scegliamo di stare dalla parte di nessuno, stiamo solo
dalla parte delle regole del sistema commerciale multilaterale",
ha avvertito.
"Non siamo in una guerra commerciale ma in una situazione
molto difficile causata dagli Usa", per cui "la situazione è
molto preoccupante, potrebbe esserci un'escalation". Perché "gli
Usa stanno giocando un gioco molto pericoloso". È il monito
lanciato dalla commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem
nel giorno dell'entrata in vigore dei dazi Usa sull'acciaio e
l'alluminio. "È un ulteriore indebolimento delle relazioni
transatlantiche", ha avvertito, "è chiaro che dopo questi dazi e
il ritiro dagli accordi sull'Iran e di Parigi queste sono meno
calorose di prima".
"Ci vorrà ancora un po' di tempo", una questione di
settimane, prima che arrivi il via libera finale da parte dei 28
alle contromisure Ue ai dazi Usa, per fare gli ultimi
adattamenti. In questo momento, in ogni caso, "non entriamo in
nessun negoziato con gli Usa". Lo ha specificato la commissaria
Ue al commercio Cecilia Malmstroem. In base alle regole del Wto,
hanno infatti precisato fonti della Commissione, per il momento
l'Ue ha diritto a prendere azioni di controbilanciamento pari a
un valore di 2,8 miliardi di euro, in attesa di poter
all'incirca raddoppiare il valore a circa 6 miliardi pari ai
potenziali danni che subirà dalle misure una volta che arriverà
la sentenza del Wto sul caso aperto oggi dall'Ue contro i dazi
illegali degli Usa.
"Non possiamo permettere a nessun Paese di forzare le nostre
imprese a consegnare alla frontiera queste conoscenze duramente
acquisite, questo è contro le regole internazionali concordate
insieme da tutti al Wto", ha avvertito la Malmstroem in
riferimento al procedimento legale aperto contro Pechino. Le
imprese europee che si installano in Cina sono infatti obbligate
a garantire la proprietà intellettuale o i suoi diritti di
utilizzo - come brevetti e altre informazioni commerciali
sensibili - a entità cinesi, e sono private della capacità di
negoziare liberamente a condizioni di mercato gli accordi sui
trasferimenti tecnologici. Il caso avviato oggi da Bruxelles nei
confronti della Cina al Wto, simile ma più esteso rispetto a
quello già aperto dagli Usa, riguarda clausole specifiche della
legislazione cinese sull'import e l'export delle tecnologie e
quelle sulle joint ventures tra società cinesi e non, dove le
condizioni per queste ultime sono discriminatorie nei confronti
di quelle non-cinesi.
Se le consultazioni lanciate oggi al Wto non raggiungeranno
un soluzione bilaterale soddisfacente entro 60 giorni, allora
l'Ue potrà richiedere il giudizio di un panel ad hoc sulla
questione. "Se i giocatori principali non rispettano le regole
del gioco, l'intero sistema potrebbe collassare", ha avvertito
Malmstroem.(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Ue porta Usa ma anche Cina davanti a Wto
Malmstroem,'non stiamo da parte nessuno,da Usa gioco pericoloso'