(ANSA) - STRASBURGO, 28 MAR - L'Europa non è solo da
criticare, ma merita anche applausi per alcune delle sue
politiche e il ruolo che le istituzioni hanno avuto nel
mantenere la pace in questa parte del mondo. Così Stefano
Bonaccini, presidente della regione Emilia-Romagna e del
Consiglio dei comuni e regioni d'Europa (Ccre), a Strasburgo per
i lavori del Congresso degli enti locali e regionali e per
presentare il libro 'Europe 2030. Les territoires prennent la
parole/Local leaders speak out'.
"Questa Europa a me piacerebbe vederla cambiata, più veloce
nelle decisioni, più coinvolgente, meno distante dalle comunità
locali", dice Bonaccini. "Credo che l'Europa sia di fronte ad un
bivio, deve decidere se diventare di più l'Europa delle persone,
dei territori, del lavoro e dell'impresa e meno l'Europa della
burocrazia, delle istituzioni lontane dai cittadini, o persino
della finanza", spiega. "Ma - sottolinea - non dimentico che
quest'Europa è anche contemporaneamente l'Europa che attraverso
le politiche di coesione garantisce ad esempio alla mia regione
diversi miliardi di euro da poter utilizzare per dare risposte
ai cittadini".
E occorre ricordare, afferma Bonaccini, che da quando ci sono
le istituzioni europee questa parte del mondo da decenni non
conosce l'orrore della guerra. Quindi "è un'Europa che oltre a
qualche critica deve ricevere qualche applauso", dichiara.
"Dopodiché per fare un'Europa più sociale e solidale, che non
condivida solo la moneta ma anche le politiche, è evidente che
la responsabilità non è solo dell'Europa, in quanto tale
indefinita, ma anche delle singole nazioni", conclude. (ANSA).
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Bonaccini, Ue davanti a bivio, ma riconoscere anche meriti
Mi piacerebbe un'Europa meno distante da comunità locali