(ANSA) - BRUXELLES, 14 MAR - Accantonamenti a copertura dei
rischi insiti nei prestiti futuri che potrebbero deteriorarsi,
sviluppo di mercati secondari sui quali vendere npl, agevolare
il recupero crediti, assistere gli Stati nel processo di
ristrutturazione delle banche fornendo uno schema per
l'istituzione di società di gestione di attivi (bad bank).
Queste le misure del pacchetto npl proposte dalla Commissione
Ue. Gli accantonamenti si applicheranno ai prestiti emessi a
partire da oggi, se la proposta passerà all'Ecofin. Per
coprire i crediti deteriorati che non hanno collaterale
(unsecured), le banche avranno due anni. Nel primo anno dovranno
coprirli del 35%,
arrivando al 100% nel secondo. Quelli con collaterale (secured)
dovranno essere coperti al 100% entro otto anni, con una
progressione che sarà meno intensa all'inizio e più intensa dal
quarto anno in poi. Ovvero: nel primo anno dovranno coprire il
5%, nel secondo il 10%, nel terzo il 17,5%, nel quarto il 27,5%,
nel quinto il 40%, e così via fino al 100% nell'ottavo. Per
Bruxelles è un incentivo a liberarsene. Mentre sugli stock
esistenti non c'è alcuna richiesta prudenziale.
L'altra misura incentiva gli accordi extra-giudiziali, e
riguarda solo i prestiti coperti da garanzia reale. La proposta
prevede che banca e debitore possano concordare in anticipo un
meccanismo accelerato di recupero del valore dei prestiti
coperti. In caso di inadempimento del debitore, la banca o altro
creditore garantito è in grado di recuperare rapidamente la
garanzia del prestito senza adire le vie legali. L'escussione
della garanzia in sede extragiudiziale è limitata esclusivamente
ai prestiti erogati alle imprese ed è protetta da salvaguardie.
Il credito al consumo è escluso.
Per sviluppare ulteriormente i mercati secondari dei crediti
deteriorati, Bruxelles vuole armonizzare i requisiti e
instaurare un mercato unico della gestione del credito e della
cessione a terzi di prestiti bancari nell'Ue. La direttiva
proposta determina le attività dei servicer, fissa norme comuni
per l'autorizzazione e la vigilanza e impone norme di condotta
in tutta l'Ue. Chi rispetta queste regole può quindi operare in
tutta l'Ue senza dover soddisfare requisiti nazionali diversi
per ottenere l'autorizzazione.
Infine, lo schema orientativo non vincolante per le bad bank
offre agli Stati membri una guida all'istituzione, se la
ritengono utile, di società nazionali di gestione di attivi "nel
pieno rispetto delle norme Ue vigenti nel settore bancario e in
materia di aiuti di Stato". (ANSA).
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Npl: Ue chiede accantonamenti su nuovi prestiti da oggi
Tra misure anche schema per bad bank, sviluppo mercato secondari