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Proprietà intellettuale:arriva stretta Ue anticontraffazione

Più misure contro violazioni e cooperazione con Paesi terzi

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 29 NOV - Arriva la stretta Ue contro la contraffazione, a tutela della proprietà intellettuale e delle imprese europee, tramite più misure e più armonizzazione contro le violazioni, una cooperazione più forte con i Paesi terzi come Cina e Sud Est asiatico e garanzie maggiori per i brevetti sugli standard essenziali di base. E' il pacchetto presentato dalla Commissione Ue che va a completare, dopo le misure sul copyright e quelle per le piattaforme online, l'azione Ue nel settore.

Questo, ha dichiarato il vicepresidente alla crescita Jyrki Katainen, "migliora l'applicazione dei diritti sulla proprietà intellettuale e incoraggia lo sviluppo in tecnologia e sviluppo del prodotto in Europa".

Uno degli aspetti chiave del nuovo approccio, ha sottolineato la commissaria Ue all'industria Elzbieta Bienkowska, è che "spinge la nostra capacità collettiva di prendere 'il pesce grande' dietro le merci contraffatte e il contenuto piratato, che danneggiano le nostre imprese e i nostri posti di lavoro così come la nostra salute e sicurezza in aree come medicinali e giocattoli". E questo consente anche, aggiunge la commissaria, di "posizionare l'Europa come leader globale con un sistema di licenze di brevetti che aiuta lo sviluppo dell'Internet delle cose dagli smartphone alle auto connesse".

In concreto, Bruxelles adegua la 'caccia' ai contraffattori adeguandola all'era digitale, adotta linee guida per un'interpretazione armonizzata in tutti i Paesi della direttiva del 2004 contro la contraffazione e li invita a una maggiore collaborazione giudiziaria, spinge per accordi volontari tra i privati (venditori, pubblicità, corrieri).

La Commissione pubblicherà poi rapporti e 'liste nere' di Paesi terzi che facilitano la contraffazione, mentre rafforzerà i programmi di cooperazione 'anti-fake', oltre a fornire più assistenza alle autorità doganali degli stati membri Ue.

Arrivano infine una serie di raccomandazioni sui brevetti essenziali di base che da una parte consentono alle imprese di fare uso delle nuove tecnologie grazie a un sistema di licenze chiaro e prevedibile, e dall'altra remunerano gli inventori incentivandoli a continuare. (ANSA).

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