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Italia indietro su target Ue 2020 per occupazione e povertà

Pochi laureati, peggio solo Romania. Bene riduzione emissioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 19 LUG - Bene su riduzione di emissioni di gas nocivi, male su istruzione universitaria, occupazione e povertà: è la fotografia dell'Italia nel suo cammino verso i target fissati da Europa 2020. A livello europeo, secondo Eurostat, la situazione è più o meno simile. L'Italia ha avuto una buona performance sulla riduzione delle emissioni (-19,5%) tra il 1990 e il 2015, superando il suo target del 6,5%. Nel 2015, ha superato l'obiettivo anche sulle rinnovabili e sul consumo di energia. Bene anche l'istruzione, dove ha superato l'obiettivo per quanto riguarda coloro che abbandonano gli studi precocemente. Ma sull'istruzione universitaria resta ancora indietro: ha il tasso più basso di laureati (26,2%) dopo la Romania (25%). Progressi su ricerca e sviluppo, dove si è avvicinata al target più in fretta dell'Ue.

Male invece su occupazione e povertà, dove si è allontanata dai target "in seguito alla crisi economica": rispetto al 2008, le persone a rischio povertà dovevano scendere di 2,2 milioni e sono invece aumentate di quasi 2,4 milioni. Stesso discorso per gli occupati: nel 2008 erano il 62,9%, sarebbero dovuti salire al 67% nel 2020, e invece nel 2016 sono scesi al 61,6%.

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